AIDA, Vercelli to Venezia 508 km in gravel
AIDA stage one - Da Vercelli ad Arconate, 68 km di canali, alzaie e navigli, relax fuori dal traffico.
AIDA stage two - Da Arconate a Sant'Agata Martesana, alle porte di Gorgonzola! Nulla di banale, anzi, una riscoperta di questi territori e di quanto, inaspettatamente abbiano investito nelle ciclabili e ciclovie, parchi e tanto verde in un susseguirsi quasi interminabile anche attraverso la metropoli, la Milano da pedalare!
NO AIDA stage three - No AIDA, no party! Da Sant'Agata abbiamo seguito il naviglio Martesana ancora sulle tracce dell'AIDA, poi abbiamo deviato verso Bergamo per fermarci ad Iseo, dopo 75 km di pioggia, e pioggia intensa negli ultimi 35 km.
AIDA stage four - Da Iseo, ancora fuori traccia dalla AIDA, passati dalle torbiere del Sebino, alle strade del franciacorta per immergerci nuovamente sulla AIDA. Fra nubi basse e qualche goccia abbiamo passato la bellissima piazza della Loggia, sotto la torre dell'orologio, Brescia. Poi via fra vigne e continui sali, scendi a vista sul lago di Garda per piazzare le tende lungo la sponda del Mincio.
AIDA stage five - Dal lago di Garda si segue il Mincio e punta a Verona passando da Sommacampagna, fra saliscendi sinuosi ed un tappeto a perdita d'occhio di campi e vitigni seguendo a menadito la rotta della AIDA. Verona non ha bisogno di presentazioni, raggiungerla in bici con le proprie forze, non ha eguali, quella piazza ha un sapore diverso. Pedalando lungo le strade del Soave, l'attesa, ad essere onesti e poco "acculturati", non è tanto di vedere lo splendido borgo medievale, ma quello di assaggiare la spremitura di quel nettare che abbiamo attraversato per chilometri e chilometri, e vi possiamo garantire che il viaggio ha ripagato! Per inciso, Soave è davvero incantevole, da catturare occhi e cuore.
AIDA stage six - Partenza da Soave di buon ora con l'aria fresca della notte, attraversiamo il bellissimo borgo per l'ultima volta in direzione Vicenza, molto scorrevole fino al centro di questa bellissima città, piazza dei Signori lascia senza fiato, una bellissima emozione partire da casa in bici e trovarsi qui in mezzo a tante meravigliose opere di architettura. Pausa pranzo appena fuori dal centro cittadino e si riparte, una ciclabile bellissima e scorrevole, spesso in ghiaia battuta, ci porta ad attraversare piccoli borghi in successione, lasciandoci ammirare splendidi paesaggi e decine di campanili che si stagliano nel verde dei campi e il giallo oro del granoturco.
AIDA stage seven - Partenza da Selvazzano alle prime luci dell'alba, dobbiamo dirlo, al settimo giorno un po' di stanchezza mista a voglia di arrivare, c'era! Anche se inizi a pedalare consapevole della fine di un viaggio, un po' di malinconia mista a tristezza, pervade un pochino e lascia sempre in silenzio, senza parole. Fa parte del "gioco". Poi arrivi a Padova e ti si apre il cuore, la bellissima piazza Prato della Valle cattura la vista, la basilica di Sant'Antonio cattura anima e cuore, c'è un legame speciale, ti avvolge la sua straordinaria bellezza e posare il palmo della mano sulla sacra tomba del Santo è qualcosa che va oltre al suggestivo. Si riprende a pedalare, decisi, fino a superare il Brenta, percorrere il suo omonimo canale su bellissime ciclabili, varie, miste fra asfalto e ghiaia, sempre scorrevolissime. E poi arrivi alla fine del viaggio, ci stacchiamo dalla ciclovia AIDA per arrivare in laguna, a Venezia. Quando arrivi sul punte della Libertà e vedi il mare, trattenere l'emozione diventa difficile.









AIDA stage two - Da Arconate a Sant'Agata Martesana, alle porte di Gorgonzola! Nulla di banale, anzi, una riscoperta di questi territori e di quanto, inaspettatamente abbiano investito nelle ciclabili e ciclovie, parchi e tanto verde in un susseguirsi quasi interminabile anche attraverso la metropoli, la Milano da pedalare!
NO AIDA stage three - No AIDA, no party! Da Sant'Agata abbiamo seguito il naviglio Martesana ancora sulle tracce dell'AIDA, poi abbiamo deviato verso Bergamo per fermarci ad Iseo, dopo 75 km di pioggia, e pioggia intensa negli ultimi 35 km.
AIDA stage four - Da Iseo, ancora fuori traccia dalla AIDA, passati dalle torbiere del Sebino, alle strade del franciacorta per immergerci nuovamente sulla AIDA. Fra nubi basse e qualche goccia abbiamo passato la bellissima piazza della Loggia, sotto la torre dell'orologio, Brescia. Poi via fra vigne e continui sali, scendi a vista sul lago di Garda per piazzare le tende lungo la sponda del Mincio.
AIDA stage five - Dal lago di Garda si segue il Mincio e punta a Verona passando da Sommacampagna, fra saliscendi sinuosi ed un tappeto a perdita d'occhio di campi e vitigni seguendo a menadito la rotta della AIDA. Verona non ha bisogno di presentazioni, raggiungerla in bici con le proprie forze, non ha eguali, quella piazza ha un sapore diverso. Pedalando lungo le strade del Soave, l'attesa, ad essere onesti e poco "acculturati", non è tanto di vedere lo splendido borgo medievale, ma quello di assaggiare la spremitura di quel nettare che abbiamo attraversato per chilometri e chilometri, e vi possiamo garantire che il viaggio ha ripagato! Per inciso, Soave è davvero incantevole, da catturare occhi e cuore.
AIDA stage six - Partenza da Soave di buon ora con l'aria fresca della notte, attraversiamo il bellissimo borgo per l'ultima volta in direzione Vicenza, molto scorrevole fino al centro di questa bellissima città, piazza dei Signori lascia senza fiato, una bellissima emozione partire da casa in bici e trovarsi qui in mezzo a tante meravigliose opere di architettura. Pausa pranzo appena fuori dal centro cittadino e si riparte, una ciclabile bellissima e scorrevole, spesso in ghiaia battuta, ci porta ad attraversare piccoli borghi in successione, lasciandoci ammirare splendidi paesaggi e decine di campanili che si stagliano nel verde dei campi e il giallo oro del granoturco.
AIDA stage seven - Partenza da Selvazzano alle prime luci dell'alba, dobbiamo dirlo, al settimo giorno un po' di stanchezza mista a voglia di arrivare, c'era! Anche se inizi a pedalare consapevole della fine di un viaggio, un po' di malinconia mista a tristezza, pervade un pochino e lascia sempre in silenzio, senza parole. Fa parte del "gioco". Poi arrivi a Padova e ti si apre il cuore, la bellissima piazza Prato della Valle cattura la vista, la basilica di Sant'Antonio cattura anima e cuore, c'è un legame speciale, ti avvolge la sua straordinaria bellezza e posare il palmo della mano sulla sacra tomba del Santo è qualcosa che va oltre al suggestivo. Si riprende a pedalare, decisi, fino a superare il Brenta, percorrere il suo omonimo canale su bellissime ciclabili, varie, miste fra asfalto e ghiaia, sempre scorrevolissime. E poi arrivi alla fine del viaggio, ci stacchiamo dalla ciclovia AIDA per arrivare in laguna, a Venezia. Quando arrivi sul punte della Libertà e vedi il mare, trattenere l'emozione diventa difficile.








